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Corrado de Grazia

PASSING THROUGH / NOT MOVING

 

OPENING martedi 26 maggio h.18.

Roma, Studio Urbana, via Urbana 110  dal 26 al 30 maggio 2015  per appuntamento.

Catalogo in galleria.

 

In occasione dell’inaugurazione sarà proiettato il video “Bloc-notes, mon semblable, mon frére”, saggio visivo su Walter Benjamin, (2013/2015) un progetto di installazione in corso, destinato nel 2016 ad essere esposto presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma.

 

Info :  studiourbana@gmail.com - studiourbana1@gmail.com  - www.studiourbana.net         tel.339/3204474

In collaborazione con la Galerie Metanoïa, Paris , dove è stata esposta nel dicembre 2014, Corrado de Grazia presenta a Roma presso Studio Urbana “Passing Through/Not Moving,” “Passando attraverso / Nessun movimento” (… in più luoghi, del medesimo luogo),   progetto realizzato utilizzando tecniche fotografiche analogiche e pellicola di grande formato.

Immagini che nascono e si sviluppano nella parte di spazio che è tra le apparenze, nella relazione forma/materia, nella variazione delle onde elettromagnetiche.

Se le onde elettromagnetiche preesistenti alla cattura meccanica, vengono rimodulate su salti di frequenza e ricondotte nel simulacro di un’immagine unica, «verità che nasconde il fatto che non ne ha alcuna» (Jean Baudrillard, Simulacres et Simulation, Paris ,Galilèe,1981), in una lettura strumentale di questo spostamento di materia, che può condursi sperimentalmente mantenendo i medesimi parametri nell’ emissione delle forze, la nostra azione,, in qualità di errore, la nostra imperfezione formale, potrà creare un dato di conoscenza terzo e la possibilità della restituzione di un’aura.  La nostra posizione in uno spazio dato è relativa alla struttura atomica del nostro corpo, così è per  la nostra presenza nello stesso spazio che in un determinato istante abbiamo individuato come  stabile, ma nell’istante successivo non siamo più in grado di riconoscere come tale,  perché la materia  che esplicita la nostra forma apparente è già posta in un altro determinato spazio. Immagini quindi dell’imprevedibilità del nostro intervento, e del desiderio del nostro intervenire ed agire, per osservare senza obbligo di comprendere nell’ irreversibilità contraddittoria di uno spazio implosivo che ci approssima, allontanandoci, alla coscienza del sé.

Scrive de Grazia in catalogo: -“Ho pensato a questo titolo per il progetto per cercare di esprimere la linea concettuale che indirizza il mio lavoro, l’idea di proporre spazi di visione che superino la velocità contemporanea di lettura delle immagini e che provochino riflessioni critiche sulla forma, la luce, il colore…”.

 

Info e bio: http://www.corradodegrazia.com/

 

 

 

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